Obiettivo pittorico

Stile e ispirazione

Le persone mi chiedono continuamente il motore della mia ricerca e pittura. In realtà, esse sono inconsapevolmente responsabili della mia Arte, in quanto rappresentano la prima mia fonte d’ispirazione. 

Certo, al giorno d’oggi l’essere umano non vanta un percorso lineare di crescita emotiva. 

La tecnologia, la fretta e una nostra interpretazione dell’impiego del tempo, ci ha privati delle emozioni. Manca il passaggio di “fermarsi ad ascoltare”. Una persona che ti parla, un fiore o un animale, un oggetto, un ricordo. È insignificante se esso sia un essere vivente oppure no, non fa differenza, non sentiamo comunque più nulla.

Un oggetto che ritroviamo dopo tanti anni dovrebbe trascinarci nel passato, nel ricordo. Una persona che ha bisogno, un uomo o una donna che ci voglia comunicare qualcosa, ha bisogno di essere ascoltata. Questa ci dovrebbe proiettare nel futuro.

Solo la relazione continua tra l’essere umano e il confronto può farci avanzare. Crescere. Migliorare.

Da questa base nasce l’esigenza, sempre crescente, di dire qualcosa, di comunicare, di trasmettere, di capire. Di riportare su tela o legno delle espressioni o delle situazioni che l’essere umano vive.

I colori sono fluidi, l’acqua è l’elemento principale di mobilità del tratto e del segno. Fluidità come tecnica per esternare le emozioni.

Colori ammorbidi dall’acqua. Un colore in prevalenza scuro, come appartanente ad un’altra epoca. Spesso le figure sono chiuse in perimetri grafici ma, procedendo con lo sviluppo artistico, tali gabbie formate da linee e forme si faranno sempre più sottili perché mosse dalla speranza.